Posizionamento sui motori di ricerca: Linee guida e consigli per migliorarlo fin da subito
Marco Lima
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Tempo di lettura: 5minuti
Leggendo questo articolo, avrai accesso ad alcuni consigli utili, applicabili fin da subito, e che ti permetteranno di migliorare il tuo posizionamento sui motori di ricerca.
Quando un nuovo cliente ci commissiona la realizzazione di un nuovo sito web, già nella parte di analisi, andiamo a individuare alcune parole chiave, ovviamente collegate al business, che fin da subito possono dare risalto nella SERP di Google.
Partendo dalle basi, iniziamo a dire che per chi ancora non lo sapesse SEO significa Search Engine Optimization, cioè ottimizzazione per i motori di ricerca. La SEO è l’unico modo per provare a posizionarsi ai primi posti su Google e altri motori di ricerca, nella cosiddetta ricerca organica, cioè non a pagamento.
Partiamo dal presupposto che non è una cosa facile e che non sempre ci si può posizionare per le parole chiave desiderate, per svariati motivi: Innanzitutto, perché gli algoritmi e le tecniche di posizionamento di un sito web sono in continua evoluzione, quindi la situazione va monitorata costantemente. In secondo luogo, perché su certe parole chiave c’è molta concorrenza, e infine perché non tutti i prodotti e servizi hanno sufficienti ricerche online.
Quindi se proponete qualcosa che nessuno cerca, non ha alcun senso pensare alla SEO. Piuttosto prima vale la pena ripensare alla vostra offerta.
Qui di seguito abbiamo identificato alcuni parametri di base che sono sempre validi quando si parla di SEO, indipendentemente da come cambia l’algoritmo.
Usa il search intent per una SEO di successo!
Essere in prima pagina su Google, quindi entro i primi 10 risultati di ricerca organica, è importante e può davvero fare la differenza rispetto al numero di visitatori, ma bisogna esserci con le parole chiave giuste.
Prima di iniziare a parlare di posizionamento sui motori di ricerca è obbligatorio: conoscere caratteristiche del prodotto o servizio che proponiamo, i nostri competitor e soprattutto i nostri potenziali clienti.
Per avere delle giuste parole chiave, bisogna che ci immergiamo nella mente del potenziali clienti e capiamo quali sono le domande e le informazioni che potrebbe cercare sui motori di ricerca. Questo appunto è il search intent!
Questo, come evidenziato nella tabella qui sopra, può avere 4 tipi di variabili a secondo del tipo di ricerca degli utenti e sono: Informazionale, navigazionale, commerciale e transazionale.
Ovviamente in un piano editoriale SEO, consigliamo di usare tutte e 4 le tipologie, per raggiungere gli utenti in base ai differenti stadi di consapevolezza, ma ne parleremo in un articolo a parte.
Prendiamo l’esempio della parola chiave “scarpe da calcio” sicuramente avrà un alto volume di ricerca, ma andremmo a raggiungere tutte le persone che cercano scarpe da calcio senza tener conto dei nostri competitor. Quindi analizziamo, se nel nostro negozio abbiamo solo scarpe da calcio di un certo marchio e modello, andremo a provare a posizionarci per la keywors “scarpe da calcio nike mercurial” che sicuramente è più specifica nell’intento di ricerca dell’utente.
Le giuste keywords ovviamente, non si distinguono per gli alti volumi di ricerca, ma per l’efficacia che possono darci al nostro progetto SEO, ed al fine ultimo di farci trovare da chi ha realmente bisogno del nostro prodotto/servizio.
Come trovare le giuste parole chiave per una corretta ottimizzazione sui motori di ricerca?
Per capire l’importanza di questa ricerca partiamo con un esempio concreto che sicuramente potrà farvi capire meglio.
Avere un servizio dove si cura ad esempio l? “intrarotazione del bacino” è molto diverso da dire “camminare con il piedde indentro” ma, attenzione, pochissime persone cercano la keyword “intrarotazione del bacino”. Se ottimizzi il testo per questo termine, probabilmente ti posizionerai bene sui motori, però non genererai molto traffico e non raggiungerai gran parte del tuo pubblico potenziale, perché quest’ultimo usa altre parole.
Sembra banale vero? Eppure non lo è.
È ovvio che non ha alcun senso ottimizzare per delle parole che le persone non usano. Dopo una Keyword Research approfondita, potrai quindi utilizzare le stesse parole del tuo pubblico di riferimento e questo darà una marcia in più ai tuoi posizionamenti.
Vi chiederete a questo punto come si fa a sapere quali sono i termini che vengono più utilizzati dalle persone nelle ricerche online.
Per fare questo tipo di ricerche esistono diversi strumenti per lo più a pagamento, che naturalmente bisogna saper utilizzare e interrogare nel modo giusto.
Se si vuole iniziare da tools gratuiti, lo si può fare con il Keyword planner di Google, il cosiddetto strumento di pianificazione delle parole chiave, Ubersuggest, Answer the public, Google Trends e molti altri, questi li approfondiremo di seguito.
Poi ovviamente ci sono altri tools SEO a pagamento come ad esempio: SeoZoom, Semrush, Ubesuggest, che sicuramente sono più precisi e ti permettono di fare analisi più approfondite dei tuoi progetti e su come scalarli.
Keyword planner di Google
Ti permette di individuare i volumi di ricerca e il costo per click di una parola chiave, e delle varianti. Un tempo era molto più preciso, oggi dà solo delle stime se non hai una campagna Google Ads attiva. In ogni caso resta un buon punto di partenza.
Ubersuggest
Ubersuggest è uno strumento che consente di organizzare, attraverso una soluzione alfabetica, tutte le correlate di una determinata parola chiave. Puoi anche aggiungerlo facilmente alle tue estensioni google per darti in ogni ricerca delle stime.
Answer the public
Answer the public sta rivoluzionando il mondo della scrittura online. Con questo strumento puoi individuare tutte le domande che ruotano intorno a un termine. Lo utilizziamo spesso anche per fare delle analisi più approfondite ed è sicuramente indispensabile nei tuoi progetti SEO. Mi raccomando, prima di ogni ricerca imposta correttamente il paese e la lingua di riferimento!
Google trends
Google Trend puoi ottenere il massimo in termini di analisi delle tendenze temporali e geografiche di una parola chiave. Utile per scoprire le tendenze di ricerca ed i periodi migliori.
Come scrivere correttamente il copy del tuo articolo in ottica SEO
Terminata l’individuazione delle parole chiave, il passaggio successivo è quello di creare dei contenuti originali, quindi dei testi non copiati da altri, che utilizzino con una certa frequenza la parola chiave individuata.
Anche qui esistono strumenti professionali che possono ci aiutare in questo perché sono in grado di “spiare” come agiscono i concorrenti che sono posizionati in prima pagina e ci permettono di cercare di imitarli o fare meglio di loro. Consentono ad esempio di capire quante volte i concorrenti utilizzano questa parola chiave come H1, H2, H3 … e ci consigliano di conseguenza su come ottimizzare il nostro testo.
La parola chiave va comunque sempre inserita
– Nell’url (friendly url)
– Nel titolo
– Nell’H1
– All’interno del testo come H2-H6 o paragrafo.
Vanno poi ottimizzati i tag, meta tag, meta description sia del testo che di tutte le immagini inserite nella pagina.
Link building interna ed esterna
Un altro fattore molto importante riguarda il link building, cioè il fatto di creare dei link che puntano alla nostra pagina e che contengano come anchor la parola chiave che ci interessa.
Questi link possono essere sia interni al sito, quindi tra una pagina e l’altra del nostro sito che esterni. In questo secondo caso la cosa è un po’ più difficile e costosa.
Per ottenere un link verso il proprio sito si può pagare uno spazio su un altro sito oppure va fatta attività di digital PR cercando di ottenere delle recensioni gratuite su portali che poi inseriscano un link alla pagina che ci interessa.
Un altro trucchetto è quello di inserire nel nostro sito un authority link, cioè un link in uscita verso un sito autorevole.
Il sito può essere inserito anche in directory italiane o estere, generiche o di nicchia, gratuite o a pagamento.
Anche link alle nostre pagine da canali sociali, quindi condivisioni su pagine social di altri utenti contribuiscono a migliorare il nostro posizionamento.
Nel caso si decida di optare per link a pagamento, che è piuttosto costoso e non tutti possono permetterselo, è importante valutare la bontà del sito da cui acquistiamo il link, quella che in gergo viene definita Domain Authority e che ci indica quanto Google valuta di qualità il sito che ci sta linkando. Il Ranking va da 0 a 100, inutile dire che maggiore è e meglio è per noi.
Per conoscere questo valore ci sono sempre diversi tool a pagamento (Ahref, Semrush, Seozoom), oppure si può utilizzare questo link gratuito che è abbastanza attendibile https://ahrefs.com/it/website-authority-checker
Ci sarebbero altri accorgimenti da citare, ma non ci soffermeremo in questo articolo. Ve ne voglio dare giusto qualcuno, dove più avanti scriveremo qualcosa a riguardo come: velocità del sito, snellezza di codice, fullresponsive, gestione del file robot.txt, …
Ultimo consiglio super utile, che se non hai già fatto, devi farlo immediatamente, attivare la Google Search Console inviando la mappa del sito. In questo modo si può tenere sotto controllo la situazione e si viene anche informati di eventuali problemi del sito, come pagine 404 o non perfettamente ottimizzate per i dispositivi mobili.
A presto😉
Marco Lima
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